“La cremazione era e rimane un rituale di rigenerazione
di ricominciamento e, insieme, di commemorazione.”
(Mircea Eliade)
La nostra Ditta vi seguirà lungo tutto l’iter burocratico, occupandosi, tramite delega del familiare, al disbrigo di tutte le pratiche comunali e sanitarie necessarie, fino alla prenotazione della cremazione presso il Forno crematorio e la scelta dell’urna cineraria più consona alla destinazione e al volere dei familiari e del defunto.
Per ottenere l’autorizzazione alla cremazione il defunto deve aver espresso in vita, mediante testamento olografo pubblicato, l’intenzione di essere cremato.
In mancanza di questo il coniuge, o il parente più prossimo (in caso di più parenti dello stesso grado il consenso deve essere espresso dalla maggioranza), deve compilare un modulo da noi fornito in cui dichiara la volontà in vita del deceduto ad essere cremato.
Se il defunto era iscritto in vita all’Ente Morale per la Cremazione (SOCREM), chiunque (parente, affine, conoscente o incaricato, anche Ditta di onoranze funebri) può ritirare gli atti conservati dall’Ente (testamento e istanza del Presidente SOCREM) e farli pervenire all’ Ufficio Comunale.
Se il deceduto è portatore di pacemaker, è necessario il suo espianto che viene effettuato dal personale dell’Ospedale o, se il decesso avviene in abitazione, da un dottore o un infermiere abilitato.
La cremazione può anche essere richiesta per resti ossei o per salma indecomposta, rinvenuta dopo 10 anni di inumazione o dopo 20 anni di tumulazione in sepoltura privata.
L’urna cineraria può essere tumulata in tomba o cappella di famiglia, in loculo ossario, o anche in loculo già occupato da altro familiare (sempre previa autorizzazione di un familiare della salma occupante il loculo).
In alternativa l’urna può essere anche affidata in abitazione o si può richiedere la dispersione delle ceneri.
Attualmente il Comune di Terni non offre alla cittadinanza un proprio Forno Crematorio, con la conseguenza che i costi per la cremazione lievitano inevitabilmente sia per l’onere di dover effettuare il trasporto fuori comune, sia per i costi superiori che i forni crematori addebitano se la persona da cremare non è residente nel comune dove opera il Forno.
Perugia e Viterbo sono le due possibilità più vicine per chi vuole farsi cremare.
In entrambe i casi, la cremazione va prenotata e va verificata la possibilità di custodire il feretro immediatamente dopo la cerimonia funebre.
In alternativa bisogna obbligatoriamente custodire il feretro nell’obitorio del Cimitero di Terni fino al giorno in cui è possibile il trasferimento presso il forno crematorio scelto.
L’autorizzazione all’affido delle ceneri in abitazione è rilasciata, su presentazione di istanza in bollo, al coniuge o, se mancante, al parente più prossimo.
Nell’istanza il richiedente deve indicare i propri dati anagrafici, quelli del defunto le cui ceneri dovranno essere affidate, gli estremi identificativi del luogo di conservazione dell’urna, corrispondente alla propria residenza nel Comune di Terni, la propria responsabilità per la custodia delle ceneri e il consenso per l’accettazione dei controlli da parte dell’Amministrazione Comunale o degli organi ispettivi e il nominativo della persona incaricata a prendere in consegna l’urna sigillata che sottoscriverà relativo verbale di consegna per l’affidamento.
Da Settembre 2019 la dispersione delle ceneri è consentita tramite dichiarazione della volontà espressa dai familiari e non è quindi più necessaria la volontà olografa del defunto.
In base a quanto stabilito dalla Legge Regionale l’autorizzazione alla dispersione è rilasciata dal Comune dove è avvenuto il decesso.
Se la dispersione, per volontà del defunto, deve avvenire in altro Comune, occorre che questo rilasci il proprio nulla osta alla dispersione.
La dispersione è possibile in un’area predisposta all’interno del Cimitero, o presso un’area privata che verrà definita idonea da un incaricato del Comune di Terni, dopo un’ispezione.
La dispersione in acqua è possibile solo nel Nera, in un punto individuato dal Comune di Terni, che si trova attualmente sotto Ponte Allende (all’altezza del distributore).
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